La denuncia di Le Maire: “Gli Usa vendono il gas liquefatto a prezzo quadruplo rispetto a quanto fanno con i loro industriali”.
(www.affaritaliani.it) – Non saranno i diritti umani, le bombe, i morti e le poco affascinanti polemiche storiche e geopolitiche: a decidere come e quando finirà la guerra tra Russia e Ucraina sarà l’economia. L’inverno è alle porte, le bollette causeranno disastri sia per le imprese che per le famiglie. E ai primi accenni di freddo, ecco che il granitico blocco delle sanzioni a ogni costo e del fronte compatto pro-Ucraina inizia a sfaldarsi. Il ministro dell’economia francese, Bruno Le Maire, ha infatti dichiarato senza mezzi termini che “non possiamo permettere che il conflitto in Ucraina finisca con il dominio economico degli Stati Uniti e l’indebolimento europeo”.
L’ha detto all’Assemblea nazionale, denunciando il prezzo del gas liquefatto (in gergo GNL) applicato dagli Usa quando lo esportano in Europa rispetto a quando lo vendono alle loro industrie nazionali. Il sito francese Bfm Business ha sottolineato come le esportazioni di Gnl da parte degli Stati Uniti verso l’Europa abbiano raggiunto i 27 milioni di tonnellate, più dei 21 milioni di tonnellate dell’intero 2021. Nello stesso periodo, tra l’altro, la quota esportata dagli Usa verso l’Europa è diventata il 70% del complessivo, in aumento di quasi 40 punti percentuali rispetto allo scorso anno.
Maggiori flussi, però, non possono tradursi in una speculazione vera e propria. Ed è qui che la denuncia di Le Maire si è fatta particolarmente accesa: “Non possiamo accettare che il nostro partner americano venda il suo GNL quattro volte il prezzo a cui lo vende ai propri industriali. Diremo con grande amicizia ai nostri amici americani, ai nostri amici norvegesi, ‘sei grande, ci fornisci energia, gas, ma c’è una cosa che non può funzionare a lungo: non possiamo pagare quattro volte più gas per noi di quanto tu lo vendi ai tuoi industriali”.
La scorsa settimana è stato il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, a deplorare i prezzi “astronomici” richiesti dai paesi “amici” della Germania, Stati Uniti in testa, per fornire il gas per compensare la fine della Russia consegne. “Questo pone un problema”, ha affermato il ministro, che invita la Commissione europea a “parlarne” con questi Paesi.