ROMA – Matrimoni forzati, gravidanze precoci, abbandono del percorso scolastico e professionale e violenza di genere sono fenomeni che minacciano tante bambine, ragazze e donne anche in Italia, così come avverte il “Dossier indifesa – La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo” 2022, che l’organizzazione Terre des Hommes presenta in una nota alla vigilia della Giornata mondiale delle bambine di domani, 11 ottobre.
NEL 2021 IN ITALIA 21 RAGAZZINE MINORENNE COSTRETTE A SPOSARSI
Nella lunga rassegna di pratiche che mettono in pericolo il futuro e spesso la sopravvivenza stessa delle minori, figurano i matrimoni precoci, che nella Penisola risultano persino in aumento. La polizia, come avvisa l’ong, ha registrato un aumento dei reati legati ai matrimoni forzati, di cui le vittime sono per un terzo minorenni (7 in 5 mesi nel 2019, 8 nel 2020, 21 nel 2021).
Scendono invece le gravidanze precoci: secondo il Servizio Ricerca e Monitoraggio Area Infanzia e Adolescenza dell’Istituto degli Innocenti, su elaborazione dei dati Istat, nel 2020 i bambini nati da madri minorenni sono stati 923, di cui 4 da under 15, ossia prima dell’età del consenso. I numeri sono complessivamente in calo: nel 2019 i bambini nati da madri minorenni erano stati 1.086, nel 2018 erano 1.218.
Triste record invece per l’Italia nel 2021, che è risultata il Paese europeo con la maggior quota di Neet, il 23,1% dei 15-29enni, secondo l’Istat. Il fenomeno è prevalentemente femminile: il 25% delle giovani italiane non studia e non lavora, dato che peggiora con l’avanzare dell’età (38% fra 30-34 anni, a fronte del 18,5% dei coetanei maschi). […] (www.dire.it)