Segregata in casa, ridotta in schiavitù, abusata. È l’incubo che avrebbe vissuto una ragazza affidata a una coppia milanese per cui nelle scorse ore è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di dimora e del divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico alla persona offesa.
Stando alle poche informazioni filtrate, la giovane sarebbe arrivata già maggiorenne nella famiglia. La ragazza sarebbe stata anche abusata dal padre affidatario. I fatti contestati risalgono a una decina di anni fa, ma sono emersi con la misura cautelare disposta dal gip di Milano ed eseguita mercoledì nell’ambito delle indagini della Dda milanese.
La vicenda, ricostruisce Ansa, ha avuto un inter giudiziario travagliato, con denunce presentate dalla vittima fuori dalla Lombardia, dove nel frattempo si era trasferita. Il racconto della vittima, che ha parlato di violenze subite durante riti satanici, in passato non era stato ritenuto credibile. Gli accertamenti successivi hanno invece portato all’obbligo di dimora e al divieto di avvicinamento. Sul caso, nonostante la misura disposta dal giudice per le indagini preliminari, la procura non ha ritenuto fino ad ora di dare comunicazioni ufficiali ai media. www.milanotoday.it