(ANSA) – TRIESTE, 05 OTT – “Non arriveremo al 2050, non stiamo facendo niente per salvare la Terra”. Lo ha detto Umberto Galimberti all’ANSA a margine del suo intervento al Barcolana Sea Summit. “Non c’è modo di contrastare l’ansia climatica: salvare la Terra vuol dire rinunciare al profitto. Siamo in grado? Non credo. Adesso è scoppiata la guerra e stiamo riaprendo le centrali a carbone…”, ha affermato.
“Il problema è che non siamo ancora abbastanza consapevoli del disastro che facciamo. Per esempio questo inverno la temperatura sarà di un grado superiore alla media, è tanto! Non abbiamo nessuna percezione della gravità della situazione. Ce l’hanno invece i giovani”, ha indicato. L’attivismo giovanile per lo psichiatra non può però essere una ricetta per superare la crisi: “Il papa incoraggia i giovani a fare chiasso, ma io dico: ‘Con il chiasso, senza armi di ricatto, non risolvi granché’. Finché l’Occidente va avanti assumendo il denaro come generatore simbolico di tutti i valori, non possiamo pensare di risolvere i problemi della Terra. Il problema è che noi solo qui sulla Terra possiamo vivere…”, ha indicato.
LEGGI ANCHE
► Galimberti: i no vax sono una minoranza che porta in giro l’infezione
“I politici dicono: ‘Speriamo, auspichiamo, auguriamoci…’, cosa vuol dire? Sono tutte parole della passività. Giustamente Pasolini aveva tolto la speranza dal suo vocabolario. Diciamolo chiaramente: la speranza non esiste. Sono convinto che i giovani bevano tanto, si droghino non per il piacere che queste sostanze possano dare ma come anestetico per seppellire l’angoscia che viene loro quando pensano al futuro”, ha concluso. (ANSA).
► Il Nobel Rubbia smonta la bufala dei cambiamenti climatici► Clima, prof. Franco Prodi: “siamo di fronte a un abbaglio mondiale”
► Dossier sulla frode genocida del ”Green New Deal”
► L'astrofisico Corbyn: il clima cambia da sempre e l’uomo non c’entra
► Documentario – La Grande Truffa del Riscaldamento Globale
► Riscaldamento globale: anatomia di una TRUFFA
► Finanziamenti per combattere i cambiamenti climatici transitano attraverso ”paradisi fiscali” facendo poi perdere ogni traccia