Roma, 3 ott. (askanews) – “Io sono un po’ incuriosita dalle ricostruzioni che leggo la mattina, forse ci sono poche informazioni e bisogna riempire. Leggo che Meloni è diventata draghiana: io penso che persone normali, che cercano di organizzare una transizione ordinata nel rispetto delle istituzioni, fanno una cosa normale” a confrontarsi, “non è che diventa che stai a fare un inciucio. Non capisco le ricostruzioni, non è questione di divergenze”. Lo ha detto la leader di Fdi, Giorgia Meloni, lasciando gli uffici della Camera.
“C’è la questione energetica, che per me è la più preoccupante, c’è il governo che sta lavorando in Europa in una trattativa che voi sapete essere molto complessa. Sono stata tra le prime a sostenere il price cap, è normale – ribadisce Meloni – che io senta il ministro Cingolani per sapere come stanno andando le trattative e per regolarmi, eventualmente, su che cosa poi serva di quello che possiamo fare noi. E’ normale che ci si parli, non c’è divergenza. La divergenza mi pare piuttosto in seno ad alcune scelte europee che si stanno consumando però posso solo seguire per cercare di capire poi qual è la parte che possiamo aggiungere noi rispetto a quello che sta accadendo in Europa, ma è normale farlo con chi sta affrontando la trattativa”.
Giorgio Mulè (sottosegretario alla Difesa del governo Draghi): “Meloni in perfetta continuità su sanzioni alla Russia e atlantismo”