Torna l’opzione Draghi al Quirinale. Mattarella potrebbe lasciare anzitempo

Mattarella e Draghi

(www.ilsole24ore.com) – Da fonti quirinalizie già prima del voto del 25 settembre, avevo raccolto l’indiscrezione che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, considerando anche l’età, non sarebbe contrario a lasciare anzitempo. Un po’ come già fece Giorgio Napolitano che, quasi obbligato a concedere il bis, se ne andò dopo meno di due anni: al suo posto, subentrò proprio Mattarella. L’ipotesi di un possibile cambio della guardia prima del previsto potrebbe anche avere qualche credibilità considerando che già alla fine del suo primo mandato, nel dicembre scorso, era pronto a ritirarsi a vita privata: allora fu costretto a restare al Quirinale davanti alle tante insistenze di coloro che, a parte Draghi, non vedevano nessuno all’orizzonte in grado di sostituirlo degnamente.

Sappiamo tutti come andò a finire: Super Mario, che avrebbe volentieri traslocato, fu quasi obbligato a restare a Palazzo Chigi perché in tanti ritenevano che l’ esecutivo da lui guidato non avesse ancora terminato il suo compito. E Mattarella, che già aveva affittato un appartamento a Roma dove andare a vivere da ex-presidente, dovette restare sul Colle. Ma oggi, neppure un anno dopo quella rielezione, la situazione è cambiata perché il governo Draghi, all’indomani del voto del 25 settembre, è agli sgoccioli e verrà presto rimpiazzato da un esecutivo guidato da Giorgia Meloni. A questo punto, il trasloco dell’attuale premier sul Colle non verrebbe più bloccato anche se restano ancora in piedi le voci su un passaggio di Super Mario alla guida della Nato. Del resto questo trasloco non dispiacerebbe proprio all’ex presidente della Bce.

Non è un caso il fatto che Draghi si sia già sentito con la Meloni prima ancora del cambio della guardia al governo. E, secondo fonti diplomatiche, proprio il premier uscente sarebbe diventato il vero garante in Europa di Giorgia: chi meglio di lui può spendere parole buone per l’esecutivo che verrà?

In particolare, avrebbe già bussato alla porta del francese Macron, del tedesco Scholz e della presidente Ue, Ursula von der Leyen, tranquillizzandoli sul fatto che l’Italia, restando ancorata pure alla Nato, continuerà a garantire il suo apporto all’azione Ue su tutti i fronti, a cominciare dalla guerra in Ucraina. Mosse, quelle di Super Mario, che potrebbero confermare la sua intenzione di restare a Roma, magari in cima al Colle, anche dopo la sua uscita da Palazzo Chigi. E Mattarella? Oggi, con Draghi in libera uscita, non è più così insostituibile come in gennaio. Fantapolitica? Può darsi, ma i vari indizi potrebbero dare davvero credito a quelle indiscrezioni sul Quirinale.