Due persone sono state fermate per l’omicidio di Annamaria Burrini, l’81enne trovata morta martedì nella sua casa a Siena. Sono un ex inquilino della vittima e della nipote dello stesso uomo, entrambi ucraini, di 39 e 25 anni, accusati di omicidio doloso e rapina aggravata. C’è anche un 23enne, che avrebbe avuto un ruolo marginale nella vicenda, denunciato in stato di libertà. L’anziana, che affittava alcune camere della sua abitazione, è stata strangolata. Nessun segno di effrazione è stato rilevato sulla porta d’ingresso.
In base a quanto avrebbe confessato la 25enne, caduta più volte in contraddizione davanti agli investigatori, l’esecutore materiale sarebbe stato lo zio: non riuscendo nel primo intento di addormentare la vittima con una sostanza versata in un succo di frutta richiesto dalla stessa 81enne, le avrebbe stretto un laccio da scarpa intorno al collo.
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I gioielli il movente dell’omicidio – La stanza dove è stata trovato il cadavere era totalmente a soqquadro e mancavano degli oggetti personali della donna, tra cui i gioielli. Quest’ultimi li aveva presi il 39enne.
La vittima in passato si era sfogata con parenti e amici, raccontando di aver subito un furto di una grossa somma di denaro. La donna si era convinta che dietro al furto ci fosse un’inquilina che, proprio per questo, era stata mandata via. www.tgcom24.mediaset.it