Studente picchiato a morte da insegnante, proteste in India

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NEW DELHI, 27 SET – Un insegnante è stato incriminato in India con l’accusa di avere ucciso uno studente di 15 anni, Nikil Dohre, dopo averlo percosso in modo violento per avere risposto erroneamente durante un esame. La morte del giovane, che apparteneva alla casta dei Dalit, gli ex intoccabili, vale a dire, il gradino più basso della rigida gerarchia sociale indiana, soggetti a incessanti discriminazioni e atti di brutalità, è avvenuta ieri sera.

La polizia sta cercando il professore per arrestarlo mentre in tutto il paese sono esplose accese proteste dopo la notizia della morte dello studente. Il commissario di polizia Charu Nigam si è impegnato con i media: “arresteremo al più presto l’assassino e lo assicureremo alla giustizia” Nel distretto di Auraiya alcune migliaia di Dalit si sono dati appuntamento per la cremazione e hanno poi incendiato veicoli della polizia che cercava di fermarli. L’allievo era stato ricoverato ai primi di settembre all’ospedale di Lucknow, nello stato dell’Uttar Pradesh, avendo perso conoscenza a seguito delle violente percosse. (ANSA)