di Augusto Sinagra – Ove mai la “sovranara dè noantri” dovesse ricevere l’incarico di formare il nuovo governo, valuteremo se saprà difendere l’autonomia e le prerogative del Presidente del Consiglio dei Ministri (oltre che la sua personale dignità, ma su questo ho forti dubbi), rivendicando la corretta applicazione della chiara previsione costituzionale secondo la quale il Capo dello Stato nomina i Ministri proposti dal Presidente del Consiglio e non quelli da lui graditi e voluti.
Che la Costituzione usi l’espressione “proposti” (dal Presidente del Consiglio dei Ministri) tutto può significare meno che “proposti” (o imposti) dal Capo dello Stato.
Naturalmente tutto questo non vale se il Capo dello Stato dovesse ritenere che il Centrodestra non ha vinto le elezioni e che l’unica maggioranza parlamentare possibile sia quella PD-Azione (Calenda e Renzi) – 5Cosi e frattaglie sinistre varie.
Dati i trascorsi “costituzionali” dal 2018 in poi, non me ne meraviglierei minimamente.
AUGUSTO SINAGRA – Professore ordinario di diritto delle Comunità europee presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Avvocato patrocinante davanti alle Magistrature Superiori, in ITALIA ed alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, a STRASBURGO