“Ho fatto questa campagna elettorale come sempre: 5.000 km in 20 giorni, decine di incontri. La cosa che più mi ha colpito è che non ho trovato praticamente nessuno felice di votare il Pd. Anche i nostri elettori più fedeli erano stanchi, demotivati, sconfortati. Eroici nel loro esserci sempre, ma non felici”. Lo scrive il dem Matteo Orfini in un post su Facebook.
“Penso che questo sia il punto da cui partire, e per questo non mi convince chi oggi ci spiega che andava tutto bene, il problema è solo non essere riusciti a fare le alleanze”, prosegue tra l’altro aggiungendo: “Il problema di fondo è che non è più chiaro a nessuno quale sia la missione del Pd. E quindi fatichiamo a coinvolgere, appassionare, convincere. Possiamo risolverla con le scorciatoie, come sempre. E dire che è colpa delle correnti (chi sarà il primo a dirlo?), che bisogna ripartire da questo o da quel leader (peraltro i nomi che leggo sono di persone che sono state in primissima linea in questa campagna, con risultati non esattamente esaltanti), che dobbiamo ripartire dai sindaci, dai territori, dalle periferie”.
“Fuffa. Il tema è la politica. Il tema è cosa vogliamo essere – prosegue Orfini -. Per questo mi pare surreale il dibattito sulle alleanze. Le elezioni politiche sono tra 5 anni! Il tema di oggi non è con chi ci alleiamo tra 5 anni. Ma semmai come cominciare da domani a fare opposizione”.
L’esponente dem sottolinea: “Basta pensare e parlare solo di alleanze. Abbiamo sprecato tre anni così: la nostra unica proposta politica è stata allearci. A prescindere, e senza idee”; “ora è il tempo di pensare un po’ a noi stessi. Di ridefinire senso e missione del Pd. E anche modalità di funzionamento. Senza rimanere ostaggio di chi vorrebbe un cambiamento di facciata per non cambiare nulla”. ADNKRONOS