E’ un’aria pesante quella che si respira al Nazareno, dopo l’esito del voto del 25 settembre che ha consegnato una vittoria di Fratelli d’Italia e una sconfitta del Pd. Dal voto “utile” per arginare la deriva della destra alle alleanze mancate con Azione di Calenda, il segretario dem, Enrico Letta, riconosce di aver subito un sconfitta durante la conferenza stampa dalla sede nazionale del Pd all’indomani del voto. Ma il dem edulcora l’esito negativo per il centrosinistra.
L’addio alla segreteria del partito
Il segretario, che presenta un “nuovo Pd all’altezza di una sfida epocale di fronte a una destra che più destra non c’è”, punta il dito anche contro le altre forze che hanno permesso una dispersione dei voti e una catalizzazione delle preferenze verso il centrodestra. “Se siamo arrivati al governo Meloni è per via del fatto che Giuseppe Conte ha fatto cadere Draghi”, ha detto Letta che poi rilancia sul suo ruolo all’interno del Pd.
Presentando un nuovo congresso per avviare nuove “riflessioni su cosa è e cosa deve essere il nuovo Partito Democratico”, il segretario conferma che non si presenterà come candidato all’appuntamento politico che si terrà nelle prossime settimane. “Assicurerò la guida del partito fino al congresso”, afferma Letta, in quello che è un “atto d’amore” per l’Italia e l’Europa.” Con questa destra, chi verrà dopo di me dovrà lavorare per un lavoro che dia una alternativa alla maggioranza degli italiani. Non sono mai stato per la autosufficienza, non sono mai stato per l’isolamento, sono sempre stato per il dialogo”. Adesso il Pd si avvia verso una fase delicata. https://www.today.it