NEW YORK, 22 SET – Il premier armeno Nikol Pachinian ha accusato l’Azerbaigian, davanti alla platea dell’assemblea generale dell’Onu, di aver commesso “atrocità innominabili”, una settimana dopo i violenti scontri al confine tra i due Paesi che hanno causato circa 300 morti.
“Ci sono prove di casi di tortura, di mutilazioni di soldati catturati o gia’ morti, di assassini extra giudiziari e di cattivi trattamenti di prigionieri di guerra, nonchè di trattamenti degradanti dei corpi”, ha denunciato, mentre il ministro degli esteri azero Djeyhoun Baïramov, che interverrà nel weekend, ascoltava impassibile.
Il capo del governo armeno ha citato il caso del corpo di una soldatessa che è stato mutilato e ripreso in video da soldati azeri. (ANSA).