La presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyn, “penso che sicuramente chiarirà, perchè una frase detta così carica di malintesi. Von der Leyen viene dallo stesso partito del quale fanno parte Berlusconi e Tajani, non è che stiamo parlando di una pericolosa comunista. Stiamo parlando della leader del Partito popolare europeo del quale fanno parte Berlusconi e Tajani, stiamo parlando di una persona assolutamente equilibrata e che non ha nulla di pregiudiziale verso quella parte lì”. Lo ha affermato il segretario del Pd, Enrico Letta, ospite de ‘L’aria che tira’ su La7.
Nessuna “ingerenza” del presidente dell’Spd sul voto italiano, “ha detto quello che pensa. Se vincesse in Germania l’estrema destra farei delle dichiarazioni, direi delle cose, credo che sia assolutamente naturale, siamo dentro un’Europa in cui condividiamo tante cose, abbiamo la stessa moneta”. Lo ha affermato il segretario del Pd, Enrico Letta, ospite de ‘L’Aria che tira’ su La7.
Rampelli – “Consiglio alla presidente Von der Leyen di misurare i toni. È Commissario europeo e rappresenta tutti i cittadini del Continente, non solo quelli del partito e di Enrico Letta. L’Italia è Stato fondatore dell’Ue e nessuno, ripeto, nessuno può mettere in discussione il risultato di libere elezioni. Toni minatori e ricattatori li usasse verso i nazistelli e i filocinesi di casa sua fermo restando che non ci spaventano, mentre è sicuro che mettono in pessima luce chi li pronuncia”.
Lo afferma il deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli.”Già -ricorda- prese un granchio quando accusò l’Italia di essere lo Stato untore che diffondeva la pandemia. Poi si è oltretutto scoperto che il paziente era in Baviera… chieda scusa, lo faccia anche ora. Se poi il suggeritore di certe improvvide affermazione è il Pd, allora abbiamo validi motivi di considerarlo un traditore della Patria”. ADNKRONOS