La scelta di avviare una mobilitazione di 300mila riservisti “metterà in difficoltà la Russia stessa da un punto di vista logistico e amministrativo, mentre è improbabile che questi nuovi effettivi possano essere operativi per mesi”. Lo riferisce il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence sulla situazione del conflitto in Ucraina, sottolineando che Vladimir Putin “sta accettando un considerevole rischio politico nella speranza di aumentare la capacità di combattimento, di cui ha molto bisogno”.
“La Russia – sottolinea il rapporto – sarà probabilmente in difficoltà con le sfide logistiche e amministrative anche solo per radunare 300mila persone. Probabilmente farà un tentativo di creare nuove formazioni composte per la maggioranza di queste truppe, che però difficilmente potranno diventare effettivi combattenti prima di mesi”.
Anche la “limitata mobilitazione” decisa dal Cremlino, prosegue il report del ministero, “è altamente impopolare in parti della popolazione russa. Putin sta accettando un considerevole rischio politico nella speranza di generale una capacità di combattimento di cui ha molto bisogno”. Ma si tratta anche di “un’ammissione che la Russia ha esaurito la sua scorta di volontari desiderosi di combattere in Ucraina”. tgcom24.mediaset.it
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Il richiamo alla leva era stato programmato da tempo come dimostra la notizia che le notifiche ai 300.000 sono andate in consegna nella stessa giornata di oggi con capillare distribuzione.
I richiamati devono presentarsi domani mattina tra le 5 e le 7 del mattino.— Angelo Gambella (@agambella) September 21, 2022