di Massimo Viglione – Si è pentito. Quindi avevamo ragione noi?
A 5 giorni dalle elezioni,
Salvini si dice pentito per essere stato complice dell’obbligo sierale, del passaporto verde, del blocco degli stipendi ai cinquantenni e di tutto il resto.
Se ancora gli era rimasta una gocciolina di dignità umana prima ancora che politica, ora si è bevuto anche quella.
Ora si accinge ad avallare le bollette stratosferiche, il fallimento di massa delle aziende e la miseria delle famiglie italiane, le misure inumane della transizione ecologica, la guerra alla Russia verso i suoi esiti più devastanti e tutto quello che l’agenda di Draghi imporrà.
Poi però ci dirà che si è pentito.
Credo che queste meschine figure di schiavi stiano iniziando a giocare con il fuoco.
Chissà se lo capiscono. Ma lo capiranno.
I tempi stringono. (MV)