ROMA, 21 SET – I dati segnalano un “considerevole” rallentamento della crescita, e la guerra resta un fattore chiave di rischio per il Pil: lo ha detto il vicepresidente della Bce, Luis De Guindos, parlando a Colonia. Secondo quanto riporta Bloomberg, De Guindos vede l’economia della zona euro avviarsi verso una stagnazione a fine anno, con i rischi dell’inflazione che restano al rialzo. L’inflazione elevata, ha poi aggiunto, può aiutare i politici populisti ad avere successo. La Bce, ha spiegato, proseguirà con i rialzi dei tassi, la cui entità dipenderà dai dati che arriveranno. (ANSA)
Nel frattempo, a New York, Mario Draghi difende le scelte fatte fin qui in difesa di Kiev – a partire dalle sanzioni – per una guerra che vede “un unico responsabile”: “Aiutare l’Ucraina a proteggersi – rivendica – non è stata soltanto la scelta corretta da compiere. È stata l’unica scelta coerente con gli ideali di giustizia e fratellanza che sono alla base della Carta delle Nazioni Unite e delle risoluzioni che questa Assemblea ha adottato dall’inizio del conflitto”. (adnkronos)