Il giudice civile di Milano, Andrea Borrelli, ha respinto il ricorso d’urgenza presentato dai legali della lista ‘Referendum e Democrazia con Cappato’ dopo l’esclusione alle prossime elezioni. Il ricorso, depositato il 2 settembre scorso, mirava a ottenere la riammissione della lista e il riconoscimento della validità della firma digitale.
La decisione del tribunale di Milano si conclude motivando che “il giudice non è stato posto in condizione di verificare la sussistenza del predetto elemento di fatto (la verifica dell’effettiva presenza delle sottoscrizioni digitali raccolte assieme ai certificati) della fattispecie controversa (verifica che non può esimersi dal fare, attesa la contestazione di parte resistente), deve ritenersi l’insussistenza del presupposto della richiesta tutela cautelare, costituito all’apparenza del buon diritto (fumus boni juris)”.
In pratica – si legge nel virgolettato contenuto in un comunicato della lista Cappato – il giudice ha rigettato il ricorso d’urgenza non essendo in grado di verificare la veridicità delle firme digitali e imputando alla lista di non avere provato l’esistenza delle stesse.
“E’ in preparazione un reclamo urgente e ricorsi a giurisdizioni internazionali”, rende noto Cappato. “Nel silenzio assoluto da parte di governo, Parlamento e Presidente della Repubblica, il giudice di Milano si è trovato a dover decidere in condizioni di oggettivo ricatto prodotto dall’inerzia istituzionale. Anche per questo la nostra azione non finisce qui” le parole del leader Marco Cappato. ADNKRONOS