di Tiziana Paolucci – Stefano aveva appena lasciato a casa la fidanzata quando è stato ucciso da un romeno che guidava contromano e forse non l’ha nemmeno visto, tanto era ubriaco.
In un attimo la sua vita, i suoi sogni, tutti i progetti si sono infranti proprio come l’auto nuova, che aveva atteso con tanto entusiasmo e da luglio guidava con orgoglio per le strade di Siena. Già, perché a 28 anni anche quelle sono soddisfazioni.
A ucciderlo l’altra notte è stato un trentenne, che si era messo al volante non lucido, anzi per niente visto che aveva nel sangue un tasso di alcol sette volte superiore a quello consentito.
Una brutta pagina di cronaca che ha avuto per teatro la città toscana, sconvolta per la morte del ragazzo, figlio della famiglia Sanna, amata e stimata in città. Ma appena un giorno prima la stessa tragedia aveva toccato Cambiano, nel torinese, dove un operaio, che si recava al lavoro in monopattino elettrico era stato travolto all’alba dall’ennesimo ubriaco. Da ieri Siena è sotto choc per quel ragazzo, che si rimboccava le maniche nell’azienda di famiglia, «La Magione» di Badesse, specializzata nell’allevamento e nella produzione di formaggi. Lui aiutava e si occupava degli animali.
Non appaga la notizia che il colpevole si trovi assicurato alla giustizia e già dietro le sbarre. «I figli sono il dono prezioso di ieri, la gioia del domani e l’amore per sempre» aveva scritto sul suo profilo Facebook Sara Moscadelli, la mamma della vittima, appena due giorni fa. Non ha più lacrime da quando le hanno comunicato che il figlio è morto. La dinamica, ricostruita dalla polizia stradale di Siena, è chiara.
Stefano, residente a Monteriggioni, sabato aveva trascorso la serata insieme al cugino e alla fidanzata. Poi si erano salutati, dandosi appuntamento al giorno seguente. Nonostante i 28 anni il ragazzo era responsabile e sapeva che era meglio rientrare a casa, perché l’indomani mattina avrebbe dovuto iniziare presto tutte le attività in azienda.
Si trovava sulla Siena-Firenze quando è stato centrato in pieno da una macchina, che aveva imboccato la «Palio» contromano e che prima della sua auto aveva preso anche un mezzo pesante. Sanna è stato estratto dai vigili del fuoco dall’abitacolo dell’auto accartocciata ed è stato soccorso dagli uomini del 118. Ma ogni tentativo di strapparlo alla morte è risultato inutile. Il responsabile dello scontro fatale, invece, un romeno di 30 anni è stato sottoposto all’alcoltest. È risultato positivo: aveva bevuto sette volte di più dei limiti consentiti. La procura di Siena ha aperto un fascicolo per omicidio stradale e le auto sono state sequestrate per effettuare i rilievi tecnici di rito.
Cordoglio è stato espresso alla famiglia Sanna da decine e decine di cittadini, che hanno raggiunto l’azienda di Badesse per abbracciare Sara Moscadelli e il marito. Non è stata effettuata l’autopsia e la salma è stata riconsegnata ai familiari per organizzare il funerale. www.ilgiornale.it