Dopo il rapporto del Parlamento Ue che ha definito l’Ungheria una “minaccia sistemica” ai valori fondanti dell’Europa, la Commissione Europea ha proposto il taglio del 65% dei fondi di coesione di Budapest, pari a 7,5 miliardi di euro. Secondo la Commissione, infatti, il rischio posto al budget Ue nel quadro delle violazioni allo stato di diritto “permane” nonostante le misure promesse dal governo ungherese di risolvere i problemi indicati.
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Il commissario Johannes Hahn ha spiegato che “abbiamo avuto un’ottima discussione e preso una decisione unanime” sulla procedura del meccanismo dello stato di diritto. “Questo è il primo caso che mira a proteggere le caratteristiche del diritto che compromettono l’uso dei fondi dell’Ue”. In Ungheria, ha sottolineato, emergono “insufficienze del settore pubblico nell’affrontare il conflitto di interessi e preoccupazioni relative alla fiducia nell’interesse pubblico”. tgcoma24.mediaset.it