di Francesco Storace – www.7colli.it/concorsi – Che aspetta la magistratura a mettere le manette a chi falsa i concorsi alla regione Lazio, a chi lucra sulla salute, a chi specula sui diritti dei malati in cambio di voti? Vergogna, sono questi politici quelli che devono sputare sangue. Scusate, ma è la reazione che prende dopo aver visto Quarta Repubblica di Nicola Porro e lo smascheramento di un autentico immondezzaio. La denuncia sui concorsi nella sanità della regione Lazio fa accapponare la pelle. A farla l’ex direttrice generale Mastrobuono.
Quei concorsi sulla sanità alla regione Lazio
Chi deve parlare non parla. Ed è Nicola Zingaretti. Il capogruppo della Lega alla Pisana Angelo Tripodi lo attacca duramente: il governatore “continua a scappare sulla commistione tra il Pd e l’Asl di Frosinone a proposito, dopo il caso polizze del fratello del commissario dei consorzi industriali Francesco De Angelis, dello scandalo sulle promozioni dei primari con la tessera di partito”.
E rincara la dose: “Sembra tutto normale, un po’ di vergogna? L’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, ha qualcosa da dire? Anche perché le denunce arrivano dall’ex direttore generale dell’Asl, Isabella Mastrobuono, e dai sindacati”.
Anche Fdi suona la grancassa, con il gruppo regionale: “Mentono sapendo di mentire, quando tentano di negare di aver ricevuto la richiesta di Consiglio Straordinario da noi inoltrata il 29 Agosto, documentabile con tanto di ricevuta. Pessimo espediente per rinviare la seduta straordinaria, che abbiamo richiesto si svolga alla presenza del presidente Zingaretti, sulle opacità relative alle committenze pubbliche della ASL di Frosinone, della Regione Lazio e del Consorzio Industriale Unico del Lazio, emerse in seguito ai recenti fatti di cronaca riportati dalla stampa. Con l’avvicinarsi della scadenza del mandato la ritrosia della coalizione rosso-gialla al confronto democratico ha raggiunto livelli inaccettabili”.
Lega e Fdi all’attacco: Zingaretti muto
Toni duri e meritati, anche da Claudio Durigon, segretario della Lega nel Lazio: “Zingaretti chiedeva agli elettori di ‘immaginare una regione trasparente, perché non ha niente da nascondere’. A distanza di 10 anni c’è rimasta solo l’immaginazione. Vuole essere trasparente? Ci dica cosa è successo a Frosinone, spieghi i meccanismi lamentati sulla selezione dei primari chiamati fuori bando pubblico, spieghi gli incarichi dei facenti funzione oltre l’anno. O come mai i nomi che ritornano sono sempre quelli dei soliti noti. Debole, poi, la difesa d’ufficio dell’assessore: il Pd entri nel merito di queste questioni. Sempre che la storia della trasparenza non sia solo frutto della loro immaginazione”.
Dal Pd silenzio. Si vergognano perché sono stati scoperti.