Dall’inizio di questo mese, l’esercito di Kiev ha ripreso “2 mila km quadrati di territorio” alle forze russe. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Le truppe nemiche hanno fatto “la scelta giusta” fuggendo dalla regione di Kharkiv, ha aggiunto, riferendosi al ritiro da Izyum e altri insediamenti dell’area. Mosca però sostiene che si tratta di una “riorganizzazione” per puntare alla conquista di tutto il Donbass.
Una dopo l’altra, in poche ore, le città strategiche della regione di Kharkiv tornano in mani ucraine. Galvanizzate dalle avanzate che gli stessi russi iniziano ad ammettere, attribuendole però a un loro cambio di strategia per “riorganizzare le truppe” verso l’obiettivo prioritario della presa del Donbass, le forze di Kiev spingono la controffensiva nell’est del Paese, riconquistando centri da mesi in mani nemiche. Un riscatto militare e simbolico, con il presidente Volodymyr Zelensky che ogni sera sciorina alla nazione la lista aggiornata dei territori “liberati” – la stima dell’Institute for the Study of War è di circa 2.500 chilometri quadrati -, mentre a sud continua l’altra grande battaglia scatenata dal contrattacco dell’esercito ucraino nell’oblast di Kherson, verso cui Mosca ha inviato rinforzi con 1.300 ceceni agli ordini di Ramzan Kadyrov. ANSA-TISCALI
Ecco la dichiarazione completa del portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov sulla decisione di “raggruppare” le truppe di Balakliya e Izyum
Here's the full statement from Russian Defence Ministry spokesman Igor Konashenkov on the decision to "regroup" troops from Balakliya and Izyum pic.twitter.com/P8BHn7VHOR
— Francis Scarr (@francis_scarr) September 10, 2022