“Vi do una chicca. La prossima settimana il governo nel silenzio generale porterà nella competente commissione alla Camera dei decreti per aumentare di 10 miliardi di euro gli investimenti militari”. È quanto sostiene il leader M5s, Giuseppe Conte, che prosegue:
“Questo governo che non vuole far approvare un emendamento per sbloccare la cessione dei crediti del Superbonus, con la complicità di tutte le forze politiche, trova negli ultimi istanti di vita istituzionale il tempo per far approvare ingenti investimenti militari. Troveranno il M5s a bloccare questa strada”.
L’ex premier illustra il suo programma all’Auditorium della Conciliazione a Roma, tracciando un distinguo netto tra “noi” e “loro”. E a due settimane dal voto, insieme a Verdi e Sinistra italiana, apre un fronte che si preannuncia bollente: quello degli investimenti militari.
La replica del Pd: “È stato Conte a decidere quegli investimenti” – A stretto giro, per voce di Enrico Borghi, arriva la replica del Pd. “Il Giuseppe Conte che oggi sale sulle barricate in nome del pacifismo antimilitarista è un omonimo di quel Giuseppe Conte che, da capo del governo, votò e fece votare l’istituzione del Fondo Investimenti Difesa i cui decreti attuativi sono oggi in emanazione?”.
Conte: “No ad accozzaglie e larghe intese” – Le schermaglie tra gli ex alleati non finiscono però qui. “Letta ha detto che supereranno il Jobs act. Non si è accorto che nel 2018 lo abbiamo superato noi?”, incalza il capo politico del M5s. “Non sentite già aria di nuove larghe intese? Sono già pronti a tirar fuori un altro esponente della comunità finanziaria. Lo diciamo chiaramente: no ad accozzaglie e larghe intese, non ci saremo. Siamo una forza non condizionabile da potentati, per questo scomodi e attaccati costantemente”. tgcom24.mediaset.it