Germania riattiva un’altra grande centrale a carbone

centrale a carbone

Di fronte alla crisi, causata dalla decisione di rendersi indipendenti dal gas russo, la Germania ha riattivato un’altra grande centrale a carbone

L’impianto riattivato è quello di Heyden a Petershagen, la centrale a carbone nel land occidentale del Nord Reno Westfalia. La Germania aveva stabilito di abbandonare progressivamente il carbone entro il 2038 nell’ambito della lotta ai cambiamenti climatici, ma la crisi del gas russo ha cambiato i piani.

Una nuova direttiva del 14 luglio, permette ora di riattivare le centrali già chiuse. Ai primi di agosto è stato riaperto l’impianto Mehrum a Hohenhameln, in Bassa Sassonia. Da oggi è ripartita la centrale Heyden: inaugurata nel 1987, ha una capacità produttiva di 875 megawatt, ed è una delle più potenti centrali della Germania. Altre centrali a carbone verranno progressivamente riattivate.

Von der Leyen: “Dobbiamo prepararci a una potenziale interruzione totale del gas russo”, ha ribadito Von der Leyen, ricordando quanto fatto finora. “Stiamo diversificando i nostri fornitori alla velocità della luce: la fornitura di gas da fonti diverse dalla Russia è aumentata di 31 miliardi di metri cubi da gennaio di quest’anno e questo compensa i tagli russi. Stiamo anche riducendo in modo sostanziale il nostro fabbisogno di gas importato e per questo abbiamo chiesto agli Stati membri di ridurre il consumo di gas del 15%”.

Quello che resta da fare è però molto più significativo: “Porre fine alla nostra dipendenza dai combustibili fossili russi è solo il primo passo. L’aumento vertiginoso dei prezzi dell’elettricità sta mettendo a nudo i limiti dell’attuale struttura del mercato elettrico, che è stato sviluppato per circostanze diverse. Per questo stiamo lavorando a un intervento di emergenza e a una riforma strutturale del mercato dell’elettricità”. In queste parole ci sono le due novità sostanziali. (con fonte adnkronos)