I genitori si lamentano dell’indisciplina dei propri figli e la scuola ritorna alle bacchettate. È quanto successo nel distretto di Cassville, in Missouri, dove il Consiglio scolastico ha reintrodotto le “punizioni corporali”. Nel distretto, un’area rurale a pochi chilometri dall’Arkansas, che conta circa duemila studenti, la violenza fisica, in ogni forma fisica, era stata bandita dal 2001. Ma in realtà nelle scuole del Missouri i ritorni al passato sono tutt’altro che una novità.
Alunni indisciplinati, la decisione
Decisivo è stato un sondaggio tra i genitori degli alunni, gli stessi che avevano segnalato alla scuola la cattiva condotta dei loro ragazzi. “La lamentela che abbiamo raccolto – ha commentato il sovrintendente Merlyn Johnson – è che le famiglie non vogliono la sospensione ma preferiscono un’altra opzione. E questa è l’opzione che abbiamo deciso di considerare”. Gli amministratori scolastici dovranno mettere a disposizione gli “strumenti” per le punizioni corporali, a cui si dovrà ricorre come “ultima risorsa” se altre misure non si riveleranno sufficienti. A decidere sarà il preside su segnalazione dell’insegnante e le punizioni verranno inflitte alla presenza di un testimone.
Punizioni corporali
I punti da definire – “Dove verranno bacchettati gli alunni?”, “Con quanta forza si dovrà sferrare il colpo?”, sono solo alcune domande che si sta ponendo il personale scolastico dopo l’ufficializzazione della nuova soluzione educativa. La bacchettata – o “frustata” sul sedere” come suggerisce già qualcuno – dovrà farsi sentire, ma non essere così forte da rischiare “danni corporali”. Altrimenti si rischiano ritorsioni contro gli stessi insegnanti, come cause civili o class action. Per il momento si parla di “ragionevole forza fisica” e proprio in questi giorni sono stati inviati dei moduli alle famiglie per definire il tipo di punizione: una decisione verrà presa alla fine di questa settimana.
Il punto negli altri Stati – In realtà nelle scuole degli Stati Uniti le “punizioni corporali” sono state per decenni la norma, fatta eccezione per alcuni casi “illuminati”, come nel liberale New Jersey, che le bandì già nel 1867. La Corte Suprema ha stabilito la legittimità della bacchettata in classe nel 1977, lasciando però ai singoli Stati la decisione di come applicarla. Attualmente la punizione corporale è prevista, ma generalmente non applicata, in 19 Stati. www.tgcom24.mediaset.it