Due agenti di polizia sono rimasti uccisi mentre cercavano di fermare un autobus con a bordo una cinquantina di migranti irregolari. È successo in Bulgaria, nella periferia della città di Burgas, a circa 400 chilometri a est di Sofia. Poco prima delle 5 di mattina, l’autobus con targa turca ha ignorato diversi ordini consecutivi di fermarsi a due posti di blocco della polizia di frontiera e, nei pressi di una rotatoria, ha imboccato la pista ciclabile e ha presi in pieno il veicolo della polizia.
“I contrabbandieri e i trafficanti hanno dichiarato guerra allo Stato bulgaro, che risponderà con tutte le sue forze”, ha tuonato il ministro dell’Interno ad interim Ivan Demerdzhiev, che ha promesso: “Farò del mio meglio per evitare che questo incidente si ripeta e per porre fine a queste azioni che sono diventate sempre più frequenti”. Per farlo “stiamo includendo il Ministero della Difesa per aiutarci”, ha annunciato, spiegando che nei prossimi giorni i controlli di frontiera saranno rafforzati per scoraggiare la pressione migratoria.
Un testimone oculare ha raccontato che due uomini si sono lanciati dall’autobus, uno dei quali è riuscito a fuggire e l’altro è stato arrestato dalla polizia. Secondo quanto spiegato dal ministero l’autobus trasportava 48 siriani con status di rifugiato, tra cui donne e bambini, e nessuno di loro è rimasto gravemente ferito. Finora non sono state formulate accuse contro l’autista, anche lui siriano, ma il procuratore distrettuale Georgi Chinev ha definito le sue azioni un “atto consapevole e intenzionale”.
Il ministro Demerdzhiev ha sostenuto che anche gli agenti di frontiera sono responsabili dell’accaduto. “La ragione principale di questo incidente è l’esecuzione non sufficientemente precisa dei compiti da parte della Polizia di frontiera, perché non era compito della polizia di Burgas fermare l’autobus. Questo avrebbe dovuto essere fatto dalla Polizia di frontiera prima”, ha dichiarato.
La Bulgaria, un Paese balcanico di sette milioni di abitanti, si trova su una delle principali rotte dei migranti dal Medio Oriente e dall’Afghanistan verso l’Europa. Solo una piccola parte di loro ha intenzione di rimanere nel Paese più povero dell’Ue, utilizzando invece la Bulgaria come corridoio di transito verso ovest. https://europa.today.it