I servizi russi di intelligence affermano di aver risolto il caso: “Il crimine – si legge in una nota – è stato preparato e commesso dai servizi segreti ucraini. L’esecutrice è la cittadina ucraina Natalia Vovk” che farebbe parte del reggimento Azov. I servizi di sicurezza russi dell’Fsb diffondono anche un video che mostra i movimenti della donna.
Il filosofo russo Alexander Dugin ha definito l’omicidio della figlia Darya “un attacco terroristico compiuto dal regime nazista ucraino”. Nel suo primo intervento su Telegram dopo l’attentato, Dugin ha affermato che “i nemici della Russia l’hanno uccisa vilmente e che Darya non ha mai invocato la violenza e la guerra”, come riferisce Ria Novosti.
Putin commenta l’attentato a Darya Dugina: “Un crimine vile e crudele”.
“Un crimine vile e crudele” che ha spezzato la vita di una “persona brillante e di talento, un vero cuore russo, gentile, amorevole, comprensivo e aperto. Alla patria ha dimostrato con i fatti cosa vuole dire essere patriota della Russia”. Lo scrive il presidente Vladimir Putin, citato dal canale Telegram del Cremlino, in un messaggio di condoglianze per l’uccisione di Daria Dugina.
Intanto, il capo della politica estera Ue Josep Borrell dichiara che l’Unione Europea discuterà l’avvio di una grande operazione di addestramento per le forze armate dell’Ucraina nei Paesi vicini. E Mosca risponde: “L’Unione europea allestirà dei campi per addestrare terroristi e i militanti neonazi del regime di Kiev”. tgcom24.mediaset.it
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