“I militari russi si devono ritirare dal territorio dell’impianto nucleare e da tutte le aree circostanti e rimuovere il loro equipaggiamento militare dalla centrale: questo deve avvenire senza nessuna condizione ed al più presto possibile”. Volodymyr Zelensky torna a chiedere l’immediato ritiro russo dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia, da mesi occupata dalle forze di Mosca, nel video diffuso nella notte alla vigilia del suo incontro, previsto per oggi, con il segretario delle Nazioni Unite, António Guterres.
La Russia accusa intanto l’Ucraina di preparare per domani “una clamorosa provocazione” alla centrale nucleare durante la visita in Ucraina del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres. Lo ha affermato, parlando con i giornalisti, il rappresentante ufficiale del Ministero della Difesa russo il tenente generale Igor Konashenkov.
Secondo Konashenkov l’obiettivo del “regime di Kiev” è quello di accusare la Russia “di aver creato un disastro causato dall’uomo a questa centrale elettrica”. Il portavoce russo ha sostenuto che le suddivisioni della 44a brigata delle forze armate ucraine (APU) stanno pianificando di lanciare attacchi di artiglieria sul territorio intorno alla centrale nucleare da postazioni di tiro situate nella città di Nikopol. “La colpa delle loro conseguenze sarà attribuita alle forze armate russe”, ha detto Konashenkov.
Le forze armate russe, è stato poi affermato, “non hanno armi pesanti nel territorio della centrale o nelle aree circostanti, solo unita di guardia”.
La Russia ha quindi avvertito che potrebbe chiudere la centrale nucleare se le forze armate di Kiev continuano a bombardare la struttura. Un’accusa che il ministro degli Interni ucraino Denys Monastyrsky ha negato, dicendo però che occorre essere ”pronti a qualsiasi scenario” a Zaporizhzhia. ADNKRONOS