UE infuriata con Biden: ‘piano per il clima discrimina i nostri produttori’

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La guerra commerciale tra Stati Uniti e Unione europea sembrava ormai un lontano ricordo dell’era Trump. Ma una legge approvata in questi giorni da Washington ha rinfocolato le polemiche sugli scambi lungo l’asse transatlantico, con Bruxelles che ha accusato gli Usa di concorrenza sleale nei confronti delle auto elettriche europee.

Oggetto del contendere è la misura, voluta dal presidente Joe Biden, che prevede un credito d’imposta fino a 7.500 dollari per gli statunitensi che acquistano un’auto elettrica proveniente da una fabbrica casalinga e con una batteria rigorosamente made in Usa. “L’Ue è estremamente preoccupata per questo disegno di legge che colpisce il commercio transatlantico – ha detto la portavoce della Commissione europea Miriam Garcia Ferrer – Riteniamo che discrimini i produttori stranieri rispetto ai produttori americani”. Inoltre, ha proseguito la portavoce, una tale disposizione “sarebbe incompatibile” con le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc).

Negli ultimi anni Bruxelles e Washington hanno avuto diverse importanti controversie dinanzi all’Omc, in particolare per gli aiuti ai rispettivi produttori di aerei, Boeing e Airbus, o per i dazi doganali americani sull’acciaio europeo. Il credito d’imposta per le auto elettriche, che ora deve essere votato dalla Camera prima della sua emanazione, arriva in un momento in cui gli europei stanno cercando di aumentare la propria produzione di batterie elettriche e ridurre il gap dall’Asia, in particolare dalla Cine, che ormai controlla la stragrande maggioranza della filiera globale di approvvigionamento di materie prime e fabbricazione di batterie.

Il piano per il clima

“I crediti d’imposta sono un incentivo importante per incoraggiare la domanda di auto elettriche, ma dobbiamo assicurarci che le misure introdotte siano eque”, ha proseguito la portavoce della Commissione. “Continuiamo quindi a sollecitare gli Stati Uniti a rimuovere questi elementi discriminatori dal disegno di legge e garantire che sia pienamente conforme alle regole dell’Omc”, ha affermato.

La misura non piace anche all’interno dello stesso settore auto Usa: l’Alliance for Automotive Innovation, un gruppo di produttori americani e stranieri che rappresentano quasi tutte le auto vendute negli Stati Uniti, reputa la misura troppo restrittiva. Secondo l’amministratore delegato della lobby, John Bozzella, circa il 70% dei modelli di veicoli elettrici attualmente venduti negli Usa non sarebbe ammissibile al credito d’imposta, e ha esortato Washington a rivedere la norma allargando il campo a “Paesi produttori che hanno accordi di difesa collettiva con gli Stati Uniti, come i membri della Nato e il Giappone”, ha proposto.  https://europa.today.it