“Nella mia vita ho sentito di tutto e di più, le parole pertanto non mi colpiscono più di un tanto. A Giorgia Meloni dico questo: inizi dal togliere la fiamma dal logo del suo partito”. È il commento che la senatrice a vita Liliana Segre affida a Pagine Ebraiche in merito alla recente presa di posizione della leader di Fratelli d’Italia sulle responsabilità storiche del fascismo. “Partiamo dai fatti, non dalle parole e dalle ipotesi”, sottolinea ancora Segre.
In un messaggio indirizzato alla stampa internazionale Meloni aveva tra l’altro sostenuto: “La destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia ormai da decenni, condannando senza ambiguità la privazione della democrazia e le infami leggi anti-ebraiche”. Parole che se non saranno accompagnate da fatti concreti, fa capire Segre a Pagine Ebraiche, non avranno nessuna consistenza reale. www.huffingtonpost.it
Il commento di Vittorio Sgarbi: “La Segre attacca la Meloni, dimenticando che suo marito, l’Avv. BELLI PACE, fu dirigente Missino e candidato per il MSI nel 1979. Rimane fedelissimo ad Almirante durante lo scisma dell’Ammiraglio BIRINDELLI. La signora ha perso un’occasione preziosa di tacere.”
La Segre attacca la Meloni, dimenticando che suo marito, l'Avv. BELLI PACE, fu dirigente Missino e candidato per il MSI nel 1979. Rimane fedelissimo ad Almirante durante lo scisma dell'Ammiraglio BIRINDELLI. La signora ha perso un'occasione preziosa di tacere. @stampasgarbi
— Vittorio Sgarbi (@VittorioSgarbi) August 12, 2022