Lo vorrebbe Matteo Renzi in coalizione? “No”. Così, in una intervista al Corriere della Sera, Emma Bonino. Per Bonino, invece è ancora possibile un’alleanza della sua +Europa e di Azione di Carlo Calenda con il Partito democratico “perché hanno deciso di rivedersi. E poi le nostre richieste mi sembrano super ragionevoli”
E come pensa che dopo tutto questo si possa raggiungere un accordo? “Perché la vita è lunga e a me non piace guardarmi indietro.
Guardo sempre avanti. E poi…”. Poi cosa? “È inaccettabile dare un voto in più alla destra putiniana, meglio fare accordi.
Bisogna capire l’importanza che queste elezioni hanno per il Paese e riflettere. Farsi una bella doccia fredda. Raffreddare il cervello. Compreso il mio. Dobbiamo pensare agli elettori”.
Bonino non accetta chi non ha votato la fiducia a Draghi come Fratoianni e Bonelli, né partiti ‘improvvisati’.
“Chiariamo, non poniamo veti ai partiti. Abbiamo posto un tema politico: leader che hanno fatto un’opposizione dura a Draghi e alla sua agenda fin dall’inizio sarebbero difficili da votare come candidati comuni nei collegi uninominali. Sul proporzionale può essere diverso, una mediazione”.
Calenda ha detto più volte che è disposto a non candidare nei collegi uninominali Mara Carfagna e Mariastella Gelmini che sono appena confluite in Azione. Ci sono altri nomi che potrebbero essere “sacrificati” per favorire un’alleanza? “Non è una questione di sacrifici, ma di criteri politici.
Sennò si torna a mettersi insieme solo “contro” e non funziona”.
Di Renzi cosa pensa? “Un buon premier. Abile nel gioco politico. Non sempre siamo in sintonia, diciamo”, ma non lo vuole in coalizione. ASKANEWS