Prof. Sinagra: a proposito della mia lettera aperta a Giorgia Meloni

meloni verso un regime

A PROPOSITO DELLA MIA LETTERA APERTA A GIORGIA MELONI
Alcuni, pochi, commenti alla mia lettera aperta a Nostra Signora della Garbatella hanno obiettato che non votare “Fratelli d’Italia” (speriamo meglio nei cugini) significherebbe far vincere la sinistra e cioè il PD e i suoi portatori d’acqua.
Io non sono di quelli che seguono la logica del voto utile o del “meno peggio”, che è sempre un voto sbagliato.
Credo che la scelta di voto debba riflettere le proprie idee individuando il leader e il Partito che meglio potrà metterle in pratica nell’azione parlamentare e governativa.

Devo dare comunque una risposta: la Signora Giorgia Meloni, oltre a quanto ho già osservato nella mia lettera pubblica a lei diretta, non rivendica il recupero della sovranità monetaria da parte dell’Italia. Non si occupa dei poveri e dei diseredati. Non le interessano le problematiche del lavoro e della disoccupazione soprattutto giovanile. Le va bene l’Unione europea così com’è, e cioè espressione delle banche e della finanza internazionale.

Non si occupa della invasione illimitata di genti straniere alle quali è consentito entrare sul territorio nazionale come e quando vogliono, con tutte le conseguenze che conosciamo. Segue la stessa politica sanitaria, specie per la parte epidemica, seguita dai precedenti governi asseritamente di sinistra. È favorevole all’aumento della spesa militare e alla riduzione della spesa sanitaria. È indifferente ad ogni forma di volgare e violenta discriminazione tra i cittadini, specie per quel che è accaduto e accade da due anni e mezzo a questa parte.

Nulla dice dei medici italiani sospesi dal lavoro e dalla retribuzione e sospesi dagli Albi professionali perché hanno rifiutato i noti sieri genici. Ma soprattutto nulla dice dei medici ucraini ai quali viene consentito l’esercizio della professione in Italia senza alcun controllo e senza “vaccinazione”. Medici ucraini ben definiti come “vili” dalla Dott.ssa Silvana De Mari. Vili perché invece di rimanere in Ucraina a curare i feriti, sono scappati vigliaccamente per loro personale tornaconto.

Non è tutto: come ho già detto e come dice la stessa Nostra Signora della Garbatella, lei si dichiara atlantista e servile sostenitrice delle aggressioni della NATO, oltre che favorevole all’invio di armi e Soldati italiani in Ucraina. Offende il Presidente russo Vladimir Putin e non lesina anatemi.

C’è molto d’altro, ma c’è quanto basta per porsi una domanda: che differenza ci sarebbe tra un governo della Giorgia Meloni e un governo di “sinistra”, in particolare del tipo di Mario Draghi?

Io capisco che la Giorgia Meloni vuole acquisire, per i suoi obiettivi politici personali, la benevolenza e l’approvazione d’oltre Oceano e d’Oltralpe.
Questo però significa due cose: la prima è che Nostra Signora della Garbatella antepone i suoi personali interessi di “carriera” politica alla indipendenza politica ed economica dell’Italia.
La seconda cosa è che non si rende conto (o le sta bene) della situazione politica internazionale che dalla sconfitta in guerra vede l’Italia colonia e vassalla dell’imperialismo anglosassone.

Allora entra in gioco una inevitabile conclusione e cioè che alla Signora dei Miracoli fa difetto la necessaria capacità di comprendere il mondo in cui vive e non si rende conto che i suoi “travestimenti” politici non danno risultato come comincia ad evidenziare la stampa “a stelle e strisce” la quale preferisce una sinistra vera ad una falsa destra.

Per il resto, ognuno voti come vuole, ma non dimentichi che l’obiettivo non è far vincere una destra fasulla o favorire la “carriera” politica della Meloni, ma è quello di difendere i legittimi interessi nazionali.

AUGUSTO SINAGRA