DAMASCO – Otto persone sono rimaste uccise in un raid aereo attribuito a Israele e compiuto nella notte nei pressi della capitale siriana Damasco. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui tre delle vittime erano di nazionalità non siriana. Si presume che fossero o membri del partito armato libanese Hezbollah alleato dell’Iran o ufficiali dei Pasdaran iraniani.
Altre tre vittime sono militari governativi siriani, tra cui un ufficiale dell’esercito di Damasco, uccisi da bombardamenti israeliani nei pressi dell’aeroporto militare di Mezze, vicino a Damasco.
“Il nemico israeliano ha effettuato un attacco aereo… dalla direzione del Golan siriano occupato… L’aggressione ha ucciso tre soldati e ne ha feriti altri sette”, ha dichiarato il Ministero della Difesa in un comunicato.
Secondo fonti citate dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, l’aviazione israeliana ha preso di mira una fabbrica di droni militari iraniana, che è stata completamente distrutta. Questa, precisa l’Osservatorio, sorgeva nei pressi del santuario sciita di Sayida Zeinab, meta di pellegrini sciiti da tutto il mondo ma da anni trasformato dai Pasdaran iraniani in una delle loro roccaforti in Siria. Gli Hezbollah libanesi hanno inviato nelle ultime settimane alcuni droni militari dal Libano verso il territorio israeliano come segno di minaccia di una possibile offensiva militare contro il “nemico sionista”.
Nei bombardamenti – affermano le fonti – è stato anche distrutto l’ufficio degli ufficiali dell’Intelligence dell’aeronautica siriana, una delle quattro principali agenzie di controllo e repressione del governo siriano, nello stesso aeroporto di Mezze. ANSAMED