Prigioniera trans in un carcere femminile: due detenute incinte

Demi Minor

Storia estrema dal carcere di Clinton, nel New Jersey. La 27enne afroamericana Demi Minor, che sta scontando 30 anni per omicidio colposo, avrebbe messo incinta altre due detenute. Questo perché la ragazza è trans, non operata, ed era stata internata in una prigione per sole donne, l’Edna Mahan Correctional Facility, proprio per rispettare la sua identità sessuale. La vicenda ha fatto scalpore negli Stati Uniti non solo per gli ovvi e pruriginosi risvolti “privati”, ma anche perché la Minor sarebbe poi stata a sua volta abusata e malmenata dalle guardie carcerarie durante il suo successivo trasferimento al Garden State Youth Correctional Facility situata nella contea di Burlington. Una sorta di brutale vendetta dei “tutori dell’ordine” per gli sgarri commessi in cella.

La notizia della gravidanza decisamente inattesa delle due detenute risale a inizio anno e secondo Fox News il trasferimento della prigioniera trans è invece del mese scorso. Ad aprile era stato Dan Sperrazza, portavoce del Dipartimento Statale di Correzione (NJDOC) ad ammettere che le due detenute dell’Edna Mahan erano rimaste incinte dopo “rapporti sessuali consensuali con un’altra persona incarcerata”.

Pochi giorni fa, invece, è stato il sito web Justice 4 Demi nato a sostegno della battaglia legale della Minor, a denunciare come la ragazza sia stata malmenata dagli agenti che la stavano trasferendo alla nuova struttura. “Il Dipartimento ha tolleranza zero per gli abusi e la sicurezza dei detenuti e del personale sono di fondamentale importanza”, spiegano le autorità non senza imbarazzo. Contemporaneamente, però, sottolinea lo stesso Sperrazza, “si sta attualmente rivedendo la politica relativa ai detenuti transgender con l’intenzione di implementare piccole modifiche”. Per prevenire, forse, effetti indesiderati come le relazioni non appropriate tra Demi e le due detenute.  liberoquotidiano.it