David Rossi, la perizia del Ris: “Si lasciò cadere nel vuoto”

“Tra le varie ipotesi di caduta la dinamica la più compatibile è quella in cui David Rossi, cosciente, si tiene aggrappato con le mani alla barra di protezione e si lascia cadere nel vuoto con la parte anteriore verso il palazzo con il moto a ‘candela’”.
Non lascia spazio a equivoci la dichiarazione di Sergio Schiavone, comandante del Ris dei carabinieri, illustrando i risultati della maxi perizia disposta dalla commissione parlamentare sulla morte dell’ex capo comunicazione di banca Mps.

Schiavone ha poi specificato che “altre ipotesi con la presenza di terzi che lasciano cadere il dottor Rossi riproducono ipotesi di caduta non compatibili con le dinamiche di caduta”.

L’ipotesi dell’orologio caduto dalla finestra

Il comandante dei Ris ha poi specificato che “verosimilmente quel bagliore luminoso è una goccia di pioggia e non l’orologio del dottor Rossi” che qualcuno aveva ipotizzato fosse caduto dalla finestra 20 minuti dopo la sua morte.

La maxi perizia sulla morte di Rossi è stata illustrata stamani in una conferenza stampa a Palazzo San Macuto a Roma. Un migliaio le pagine della relazione frutto del lavoro dei carabinieri di Ros, Ris, Racis e di medici legali: 49 i quesiti inizialmente posti e poi cresciuti nel corso delle audizioni della commissione.

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La mail di ‘help’

“Per noi la mail di ‘help’” con cui David Rossi manifestava le sue intenzioni di suicidarsi “non ha nulla di strano, è stata scritta e spedita prima” della morte, ha detto il colonello Massimo Giannetti, comandante del reparto tecnologie informatiche del Racis illustrando le risposte date nella super perizia ai quesiti sulla morte dell’ex capo della comunicazione di Mps.

“La mail di help del dottor Rossi in cui manifestava le sue intenzioni di suicidarsi si trovava nel pc di Rossi, in un file di archivio della posta elettronica esportata da Mps e nel pc portatile che è stato successivamente restituito alla famiglia” ha spiegato il colonnello aggiungendo come “di questo pc non abbiamo la copia forense originale che è risultata danneggiata e non è stata più utilizzata”.

“È stato ripreso in un successivo momento dalla postale di Genova e ne è stata fatta una seconda copia che non è la stessa cosa perché il pc è stato nella disponibilità della famiglia” ha detto ancora Giannetti.

“Sul file del dottor Rossi di ufficio la data è corretta antecedente il suicidio, sul file che ha fornito Mps c’è questo problema che si spiega con il fatto che quando si esporta un file di archivio Microsoft cambia la data con quella di esportazione. Il fatto che si ritrova lo sbilanciamento anche nell’altro file” del pc portatile “è sintomatico che su quel pc è avvenuto qualcosa” ha concluso il colonnello.

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Spunta un nuovo video sulla morte di Rossi

“La sera in cui è deceduto David Rossi c’è un altro video” di una seconda telecamera di videosorveglianza “e individua due soggetti che alle 20.01 escono da piazza dell’Abbadia. Un video tenuto fino ad ora segreto e già trasmesso alla procura di Genova perché contrasta con tutti gli atti processuali in cui era stato detto che c’era un unico video relativo ai momenti successivi alla caduta di Rossi”. A rivelarlo è Pierantonio Zanettin, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi.

“Sul video – ha aggiunto Zanettin – la procura ha già fatto accertamenti rispetto al fatto se le due persone potessero essere in qualche modo coinvolte”, con esclusione di soggetti coinvolti in eventuali reati: “Si trattava di due dipendenti che uscivano da lavoro”, ma “resta sorprendente che questo video che era stato acquisito in una chiavetta da 8 giga sia stato cancellato”.

“Rispetto a questo – ha concluso Zanettin – a mio avviso sulla cancellazione” si potrebbe ipotizzare “il falso per soppressione. Non sappiamo chi l’abbia cancellato”.

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La telefonata dell’onorevole Daniela Santanché

Inoltre, nessuno rispose alla chiamata dell’onorevole Daniela Santanché arrivata sul telefono di David Rossi la sera della sua morte. Si tratta di un “errore del tabulato, è una chiamata non risposta”. Lo ha detto il colonnello Rubino Tomassetti, comandante del reparto indagini tecniche del Ros dei carabinieri, illustrando le risposte ai quesiti della maxi perizia sulla morte di David Rossi.

Il colonnello ha anche chiarito che il numero ‘409909’ per il quale si ipotizzava l’esistenza di un conto corrente cifrato altro non era che “un servizio attivato all’epoca che faceva un trasferimento di chiamata come sos ricarica”.

“Non siamo riusciti a chiarire il contenuto di due unici quesiti – ha concluso il colonnello -: l’assenza della cella copertura di una chiamata che il capo segreteria Giancarlo Filippone fa a David Rossi alle 20.30 e una chiamata voip di Rossi verso un numero straniero della durata di 347 secondi”.

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