Tradimento, Zelensky rimuove capo del servizio di sicurezza

Ivan Bakanov
Ivan Bakanov

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha “rimosso dall’incarico” il capo del servizio di sicurezza dell’Ucraina Ivan Bakanov. Lo riporta Ukrinform. L’alto agente di sicurezza è stato rimosso in conformità con “l’articolo 47 dello statuto disciplinare delle forze armate ucraine”, che parla di “mancato svolgimento dei compiti di servizio, che hanno portato a vittime umane o altre gravi conseguenze, o creato una minaccia”. Con un altro decreto Zelensky ha rimosso anche Iryna Venediktova dalla carica di procuratore generale e ha affidato le funzioni di procuratore al vice procuratore generale Oleksiy Symonenko.
(ANSA).

Accuse di tradimento

Turbolenze politiche nell’agenzia di intelligence e sicurezza interna ucraina, avrebbero portato ad atti di tradimento che hanno facilitato l’invasione russa e che potrebbero essere costate all’Ucraina la città strategica di Kherson. Lo scrive il Guardian citando una analisi di Politico.

Fonti hanno riferito al quotidiano statunitense che il presidente Volodymyr Zelensky sta cercando di sostituire l’attuale capo dell’SBU, Ivan Bakanov – amico di lunga data dello stesso Zelensky e che in passato ha gestito la sua società di intrattenimento e la sua campagna presidenziale – a seguito di una serie di decisioni prese nei primi giorni dell’invasione russa che potrebbero essere costate al Paese la città strategica di Kherson.

Contravvenendo agli ordini di Zelensky, il generale Serhiy Kryvoruchko, capo del direttorato SBU di Kherson, ha ordinato ai suoi ufficiali di evacuare la città prima che le truppe russe la prendessero d’assalto. Nel frattempo, il colonnello Ihor Sadokhin, suo assistente e capo del Centro antiterrorismo dell’ufficio locale, avrebbe fatto una soffiata alle forze russe dirette a nord dalla Crimea sull’ubicazione delle mine ucraine.

Mentre fuggiva in un convoglio di agenti dell’SBU diretto a ovest, Sadokhin avrebbe aiutato anche a coordinare la traiettoria di volo degli aerei nemici, come riporta Politico.
Kherson, la prima e finora unica grande città ucraina catturata dalle forze russe dal 24 febbraio, è stata occupata dall’esercito russo il 3 marzo. I funzionari ucraini sostengono che le truppe russe hanno potuto conquistare Kherson così facilmente anche perché gli agenti dell’SBU non sono riusciti a far saltare il ponte Antonovskiy che attraversa il fiume Dnipro, permettendo alle truppe di entrare in città. (ANSA).