ROMA, 13 LUG – La parità di genere e il ‘femminile’ potrebbero entrare nel linguaggio ufficiale del Senato. Grazie a un emendamento al nuovo regolamento, ancora all’esame della Giunta per il regolamento di Palazzo Madama e che entrerà in vigore dalla prossima legislatura in linea con il taglio del numero dei parlamentari.
Linguaggio di genere nel regolamento
L’emendamento è stato proposto dalla senatrice del M5s, Alessandra Maiorino ed è ‘passato’ con il parere favorevole dei relatori. Obiettivo, adeguare di fatto ai tempi il linguaggio aggiungendo in tutte le comunicazioni istituzionali – compreso il testo del regolamento – i nomi dei ruoli e funzioni declinate al femminile ad esempio “senatrice” oltre che senatore, “la presidente” o “la ministra”. Stop quindi al genere unico. Per diventare effettiva, la novità dovrà avere l’ok dell’Aula. (ANSA).