Prof Sinagra: la fotografia e la propaganda politica

italia in Turchia

di Augusto Sinagra – Da sempre la fotografia è stata strumento di propaganda politica.
Ora la fotografia è divenuta anche testimonianza di fatti che vanno oltre la politica in senso proprio.
La foto dello sportellista bancario e di mezzo “governo” italiano tenuto in attesa (e pare che sia stata lunga) di essere ricevuto ad Ankara dal Presidente della Repubblica turca è di valore inestimabile sul piano storico, politico e umano.
Nel senso della pochezza dei detti personaggetti tenuti in attesa come persone di secondo piano e di poco conto.
E il trattamento che meritavano è corrispondente alla loro insignificanza politica.

La foto rende chiaro che il “governo” italiano non conta una minchia. E parliamo di quello sportellista bancario che apostrofò il Presidente turco come un “dittatore” e che ora, senza vergogna e piagnucolando, chiede aiuto al “dittatore” con il cappello in mano e calzon quitados. Lui e tutti gli altri del Circo Barnum.

La fotografia ha svolto un ruolo anche al recente Vertice del G20 a Bali, in Indonesia.
Quel poveretto del Segretario di Stato USA agli Affari Esteri ha impedito la consueta foto di gruppo nella quale sarebbe comparso anche il Ministro russo Lavrov.
A tanto arriva la miseria umana e la mancanza di senso del ridicolo.

Ma Platone è intervenuto come sempre e il Ministro Lavrov si è fatto una serie di fotografie con gli altri Ministri non appecoronati al rimbambito dì Washington.
Perché Platone? Perché come diceva nella “Tirannide” il grande filosofo greco, “La saetta gira gira, torna in culo a chi la tira”.

AUGUSTO SINAGRA – – Professore ordinario di diritto delle Comunità europee presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Avvocato patrocinante davanti alle Magistrature Superiori, in ITALIA ed alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, a STRASBURGO