Crisi energetica, a fine giugno i primi provvedimenti: tutte le ipotesi. Il governo si prepara a far scattare il piano di emergenza dovuto alla crisi energetica. La decisione presa da Putin di dimezzarci la fornitura di metano ha fatto scattare l’allarme. Lo stesso ad di Eni Descalzi ha ammesso: “Se i russi tagliano ancora non siamo pronti a superare l’inverno”.
A palazzo Chigi si lavora insieme al ministro Cingolani alle prime misure da adottare e qualche provvedimento è già scattato, per ora quasi impercettibile. La data per l’inizio della fase di emergenza si avvicina. Il piano è pronto, ad oggi siamo nella fase di pre-allerta, ovvero al primo di tre livelli di allarme. “L’Italia – spiegano fonti qualificate al Fatto Quotidiano – potrebbe far partire il suo piano di emergenza entro l’ultimo weekend di giugno”.
Razionamento gas e interruzioni di luce
Saranno attivati dai gestori delle reti i cosiddetti “contratti di interrompibilità” per gas ed elettricità. i primi test verranno fatti con ogni probabilità nel cuore della notte, tra le 3 e le 5 del mattino presumibilmente.
Ma che cosa succederà? In sostanza, il distacco per un certo tempo della fornitura improvviso o con preavviso (dipende dal contratto) alle aziende che hanno aderito a questo tipo di accordo. Altri interventi poco “invasivi” potrebbero riguardare, ad esempio, la diminuzione dell’illuminazione pubblica. Per ora si parla di limitazione del riscaldamento nelle abitazioni private e negli uffici, limitazioni per il consumo del gas delle centrali elettriche attive. (affaritaliani.it)