BRUXELLES, 09 GIU – L’Unione Europea lancia oggi un fondo da 20 milioni di euro per sostenere il settore tecnologico dell’Ucraina, in particolare verso le start-up. Lo ha annunciato Mariya Gabriel, Commissario europeo per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù. “La Commissione sta facendo del suo meglio per mobilitare le risorse e questo progetto è un ulteriore passo per mostrare solidarietà dopo l’invasione della Russia”, ha detto.
“Il settore tecnologico ucraino è avanzato ed è il fiore all’occhiello del Paese: questo fondo incoraggerà le start-up a integrarsi nel sistema europeo, specialmente al livello delle pmi, e poi sosterrà le imprese che vorranno tornare in Ucraina non appena la situazione lo permette”, ha sottolineato. “Chiediamo a incubatori, acceleratori e associazioni di categoria, a sostenere il progetto e unirsi a noi per sostenere il settore tech in Ucraina”, ha concluso.
“Oltre 250 start-up hanno sfruttato i fondi messi a disposizione dal governo ucraino e possiamo dire che circa il 70% delle start-up continua a lavorare in Ucraina nonostante la guerra”, ha detto Olha Stefanishyna, Vice Primo Ministro per l’integrazione europea ed euro-atlantica dell’Ucraina. “Questa decisione dell’Unione Europea beneficerà entrambe le parti, è un buon investimento e aiuterà le nostre imprese a sopravvivere e a rendere l’Ucraina un Paese migliore e più moderno”.
La Vice Primo Ministro ha aggiunti che Vladimir Putin “non è un supereroe” e andrà avanti “fin dove gli sarà permesso di andare”. “Mosca – ha sottoliìneato – non ha cose che gli altri Paesi, le altre democrazie, non hanno: noi ucraini ed europei, se lavoriamo insieme, possiamo fermare la Russia“.
Per quanto riguarda l’andamento della guerra dal punto di vista bellico, Stefanishyna ha spiegato che grazie al formato di Ramstein l’Ucraina può contare su “un processo coordinato di fornitura di armi” e questo le permette di “pianificare le operazioni e quindi difendere meglio il territorio”.
Alla luce dell’impennata dei bisogni umanitari in Ucraina, il commissario per la gestione delle crisi, Janez Lenarčič, si reca oggi in Ucraina per incontrare le organizzazioni umanitarie e i funzionari governativi ucraini di alto livello, per contribuire a coordinare la risposta dell’Ue alla crisi sul campo. Per l’occasione, l’Ue stanzia oggi altri 205 milioni di euro per l’assistenza umanitaria. Questo porta il finanziamento totale degli aiuti umanitari dell’Ue e il valore dell’assistenza a oltre 700 milioni di euro in risposta all’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia, di cui 13 milioni di euro sono dedicati a progetti nella vicina Moldavia.
“Per più di 100 giorni abbiamo assistito a sofferenze inutili e a innumerevoli violazioni del diritto umanitario internazionale: in questo momento di crisi, il nostro dovere è di stare dalla parte dei più vulnerabili”, ha commentato Lenarčič. “Abbiamo reagito rapidamente aumentando considerevolmente la nostra presenza in Ucraina. Grazie a questi finanziamenti, i nostri partner stanno fornendo cibo, acqua, assistenza sanitaria, alloggi, protezione e assistenza in denaro. Stiamo inoltre lavorando a stretto contatto con le autorità ucraine per garantire che l’assistenza fornita dagli Stati membri dell’Ue sia in linea con le esigenze in costante evoluzione. Attraverso il Meccanismo di protezione civile abbiamo consegnato milioni di forniture salvavita agli ucraini e ci impegniamo a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario”. ANSA