Beppe Grillo sposa la linea europea sul consumo degli insetti commestibili anche a scuola, come risposta anche alla crisi alimentare scaturita dalla guerra. Un colpo di scena che anche il Corriere della Sera stigmatizza in una lunga paginata nella quale si dà conto del post pubblicato dal garante del Movimento Cinque Stelle che ha un incipit inequivocabile. “Sono circa 2.000 specie di insetti commestibili in tutto il mondo, molti dei quali ricchi di proteine, come larve di mosca, vermi della farina, grilli, locuste etc… Questi insetti possono offrire un’alternativa sostenibile alle proteine tradizionali presenti nella carne e nella soia…”, è scritto nel post pubblicato sul sito di Beppe Grillo
Far mangiare vermi e insetti a scuola
“I bambini impareranno così i benefici nutrizionali e ambientali del consumo di insetti
– si legge nel post -, come grilli, cavallette, bachi da seta, locuste e vermi della farina. Dando seguito così a ciò che auspica da anni l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), che spinge verso il consumo di insetti anche in Occidente, forte del fatto che nel mondo facciano già parte della dieta di oltre 2 miliardi di persone, per non parlare dell’Unione europea.
Leggi anche
► La Fao sfotte i poveri: contro la fame mangiate insetti, sono ecologici
Un team di accademici dell’Università di Cardiff e dell’Uwe di Bristol – spiega il post di Grillo – sta studiando dei menu a base di insetti per quattro scuole elementari. Ai giovanissimi studenti verrà offerto un prodotto chiamato VeXo, una combinazione di insetti e proteine vegetali. Un progetto che ci offre uno sguardo sul paniere del futuro, secondo il blog del co-fondatore del M5s.
In Europa piacciono, in Italia ancora no…
E in Europa? Nei menu di chef in Gran Bretagna, Olanda o Belgio compaiono già piatti a base di formiche, cavallette, scorpioni e altre pietanze del genere, buone per la salute – dicono gli esperti – perché ricche di proteine e prive di grassi. Peccato, o per fortuna, che secondo uno studio di Coldiretti il 54% degli italiani consideri gli insetti troppo distanti dalla nostra cultura gastronomica.
“Alla base di tutto, secondo numerosi studi sociologici, c’è il senso del disgusto, che però potrebbe essere contrastato con una corretta informazione e promozione del prodotto in sé. Infatti, se fino a qualche anno fa l’uso a fini alimentari degli insetti era vietato, l’Unione europea, dopo la valutazione dell’Autorità per la sicurezza alimentare, ha dato il semaforo verde alla vendita di tre insetti per l’alimentazione umana: la locusta migratoria, la tarma della farina e il grillo domestico, che possono essere consumati interi congelati o essiccati, oppure macinati e uniti ad altri ingredienti per realizzare, ad esempio, prodotti da forno”, scrive il Corriere. https://www.secoloditalia.it