“Giustizia” all’italiana è fatta: come volevasi dimostrare il 28enne dotato di machete per le strade di Torino è già libero. Il marocchino Hamza Zarir, era stato filmato mentre nella giornata del primo giugno inseguiva un connazionale in corso Giulio Cesare con l’arma in mano. A discapito di quanto si potesse immaginare, il giudice Pier Giorgio Balestretti ha deciso la sua scarcerazione. Decisione che ha portato lo stesso 28enne a dirgli “grazie” al termine dell’udienza in cui sono stati sentiti diversi testimoni per fare luce sulla vicenda.
Rissa con machete
Secondo la ricostruzione del ragazzo, quel pomeriggio stava aspettando il tram quando è stato aggredito da alcuni pusher nel quartiere Aurora. “Il machete non era mio, l’ho raccolto da terra per difendermi”, ha spiegato mentre l’amico presente con lui gli ha dato ragione: “Loro spacciano e non vogliono che qualcuno si fermi alla pensilina”. Sempre stando alle parole del testimone, uno degli aggressori aveva un coltello: “Sono scappato e quando sono tornato indietro ho visto Hamza che aveva una ferita in testa. Abbiamo preso il tram per andare in ospedale”.
In Aula era presente anche un’anziana signora, sempre di origini marocchine. La donna si è trovata in mezzo alla rissa ed è finita per essere colpita con un coccio di bottiglia. “Pur non essendo stato io a colpirla, le chiedo perdono”, ha detto sempre Hamza che ora dovrà presentarsi ogni giorno nel commissariato Barriera di Milano e firmare. Mercoledì, inoltre, si dovrà nuovamente presentare in aula per l’ultima udienza del processo. www.liberoquotidiano.it