Lavoro stagionale e integrazione dei profughi ucraini. E’ il progetto organizzano dalla prefettura della Spezia, in collaborazione con Camera di Commercio e associazioni di categoria. Ai rifugiati adulti che ne faranno domanda, sarà offerta la possibilità di accedere a contratti trimestrali nel campo della ristorazione e della ricettività, con il solo vincolo di frequentare un corso di lingua italiana.
“Le aziende lamentano, in particolare quest’anno, una forte mancanza di personale in molti settori, soprattutto in ambito turistico”, spiega Giuseppe Menchelli, direttore Confcommercio La Spezia. Tre gli incontri per far incontrate offerta e domanda, che si terranno a La Spezia, Sarzana e Levanto, a cui presenzieranno le aziende che cercano personale: ai profughi sarà dato modo di compilare un questionario che funzioni da curriculum. “Questo permetterà, in prospettiva futura, di calibrare l’offerta sulle competenze che queste persone hanno. Il progetto si rivolge in particolare a chi ha una prospettiva di permanenza non breve”, ha spiegato la prefetta Maria Luisa Inversini.
Integrazione dei profughi ucraini
Il corso di alfabetizzazione è un primo punto di partenza per un eventuale esame per ottenere la cittadinanza. “Rispetto ad altre tipologie di migrazione, gli ucraini hanno generalmente alle spalle una formazione scolastica di livello e apprendono con facilità”, ha sottolineato Andrea Minghi del Centro provinciale istruzione adulti. Sono 608 gli ucraini che sono arrivati alla Spezia e provincia a partire dallo scoppio della guerra, di cui la metà minorenni. (ANSA).