Mosca si dedicherà in futuro ad approfondire le relazioni con la Cina, e farà in modo di dipendere solo da Paesi “affidabili” non legati all’Occidente russofobo. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, rispondendo a domande nel corso di un evento a Mosca. Se l’Occidente “vorrà offrire qualcosa in termini di ripresa delle relazioni, valuteremo seriamente se ne avremo bisogno o meno”, ha aggiunto, secondo una trascrizione riportata sul sito del ministero degli Esteri.
Il capo della diplomazia moscovita ha quindi accusato l’Occidente di aver abbracciato un atteggiamento di “russofobia” dall’inizio della guerra in Ucraina. Mosca, ha sottolineato, è dunque ora impegnata a lavorare per sostituire le merci importate dai Paesi occidentali in modo da dipendere in futuro solo da Paesi “affidabili” non legati ad un Occidente determinato – secondo le sue parole – a cambiare le regole delle relazioni internazionali a scapito della Russia.
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“Dobbiamo smettere di dipendere in alcun modo dalle forniture di qualunque cosa dall’Occidente per garantire lo sviluppo di settori di importanza critica per la sicurezza, l’economia o la sfera sociale della nostra patria“, ha dichiarato, sottolineando che l’obiettivo di Mosca ora è sviluppare ulteriormente i legami con la Cina. “Ora che l’Occidente ha assunto una ‘posa da dittatore’, i nostri legami economici con la Cina cresceranno ancora più velocemente”. “Oltre alle entrate dirette nel bilancio statale, si tratta di un’opportunità per sviluppare l’estremo oriente russo e la Siberia orientale”.
La Cina, ha poi fatto notare, dispone di tecnologie dell’informazione e della comunicazione “che non sono in alcun modo inferiori all’Occidente. Un importante accordo qui assicurerà vantaggi reciproci”.
Parlando poi con l’agenzia di stampa russa Ria Novosti, Lavrov ha aggiunto: “Ora il centro dello sviluppo mondiale si è spostato in Eurasia. Al momento, disponiamo della più ampia rete di partenariati nella regione eurasiatica. Dobbiamo fare affidamento su di loro nell’ulteriore sviluppo del nostro paese, delle sue capacità di trasporto, transito e logistica. Sono convinto che questa sia la strada giusta”. “I nostri partner occidentali hanno dimostrato, e non per la prima volta, di essere incapaci di negoziare”, ha concluso. ADNKRONOS