Primo caso di vaiolo delle scimmie in Australia e un secondo in attesa di conferma. Il paziente con infezione accertata risiede nello stato del Victoria ed è un uomo di 30 anni tornato di recente dalla Gran Bretagna, ha riferito il Dipartimento della salute competente. Ora in isolamento, aveva sviluppato sintomi lievi prima di atterrare a Melbourne lunedì e ha subito fatto ricorso ad assistenza medica. Il tracciamento dei compagni di volo è in corso.
Il caso sospetto risale invece a venerdì scorso e riguarda un uomo sulla quarantina del vicino Nuovo Galles del Sud, tornato di recente a Sydney dall’Europa. Secondo quanto riportano le autorità sanitarie, il paziente ha sviluppato una lieve malattia diversi giorni dopo essere tornato in Australia. E’ in isolamento in casa con un contatto domestico.
Nonostante il nome, per l’agente patogeno che causa la malattia le scimmie sono ritenute ‘falsi ospiti’, mentre si pensa che il virus circoli nei roditori. “Il ‘monkeypox’ non si trasmette facilmente da persona a persona – ha precisato Brett Sutton, Chief Health Officer dello stato del Victoria – poiché richiede un contatto diretto pelle a pelle con presenza di cute lesa, fluido o pus, o un contatto prolungato faccia a faccia con trasmissione respiratoria”. Chi lo contrae in genere sviluppa “dolori muscolari e febbre, prima che compaia un’eruzione cutanea che può essere pruriginosa e dolorosa”.
Kerry Chant, Chief Health Officer del Nuovo Galles del Sud, ha spiegato che “lo stato ha emesso un avviso ai medici di base e agli ospedali, e ha contattato i servizi di salute sessuale per sensibilizzare sui casi identificati all’estero e fornire consigli utili a una pronta diagnosi”. ADNKRONOS