Condizionatori spenti, in Senato con bottiglietta d’acqua gelata sulla fronte

Mario Draghi Senato

Il Presidente del consiglio Mario Draghi lo aveva detto che sarebbe arrivato il momento di scegliere: “Vogliamo il condizionatore d’aria acceso o la pace?”. Oggi non ci sono stati dubbi sul fatto che la scelta sia per la pace quando il Premier è arrivato all’Aula del Senato per la sua informativa. I condizionatori dell’aria erano spenti e a Palazzo Madama il clima era incandescente nel vero senso della parola.

In tanti hanno cercato di smuovere l’aria con ventagli improvvisati: fogli di carta, libri, chi la bottiglietta d’acqua gelata piazzata sulla fronte, chi un testo legislativo agitato davanti al volto e che possa sostituire. Il sistema centralizzato dell’aria condizionata dell’intero edificio è stato tarato al minimo. Così è diventata realtà la dottrina Draghi per cui, per arrivare alla pace, rinunciando al gas russo, il Paese si dovrà preparare a estati più calde e inverni più freddi.

La guerra è guerra

“Prima facevo clic e arrivava il freddo, adesso invece faccio clic e il pinguino non risponde. Hanno disattivato, la guerra è guerra, i condizionatori d’aria aggiuntivi nelle nostri studi di senatori e il mio che è sull’altana del palazzo somiglia a una fornace” ha detto il segretario d’aula berlusconiano Francesco Giro.  https://www.today.it