I problemi ambientali, sempre più pressanti per la società e per il mondo, per essere risolti vanno condivisi in modo trasversale fra i vari attori istituzionali e sociali del Paese. A dirlo, a margine del convegno “Nature in Mind” celebrato dall’Arma dei Carabinieri per il trentennale della Convenzione sulla Biodiversità, è il Generale di Corpo d’Armata Antonio Pietro Marzo, Comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell Arma dei Carabinieri (CUFA)
L’educazione ambientale
“Queste due giornate – ha detto Marzo – ci servono per lavorare tutti quanti insieme, quindi chiedere la condivisione per queste problematiche che interessano l’ambiente che sono di forte attualità, che ci coinvolgono e ci devono coinvolgere tutti quanti. Naturalmente l’Arma dei Carabinieri fa la sua parte, ha il compito, come mission, quella dell’educazione ambientale. Il paradigma delle 3 ‘c’, che io dico, ‘condivisione, consapevolezza e cultura’ che sono importanti, dobbiamo trasferirlo ai giovani e siccome le coscienze si formano nella scuola, andiamo verso i giovani.
“E naturalmente dobbiamo fare in modo che tutti questi temi e argomenti si traducano in azioni concrete, e questo convegno tende anche a questo, trovare delle soluzioni e portare avanti dei problemi: quindi attualizzare le varie problematiche per creare un futuro migliore. Se oggi lavoriamo bene possiamo creare un futuro anche per le generazioni che verranno dopo di noi”.