Azovstal, “si sono arresi 959 combattenti del Battaglione Azov”

combattenti del Battaglione Azov

Sono 959 i militari ucraini del Battaglione Azov che si sono arresi da lunedì alle forze russe. Lo rende noto il ministero della Difesa di Mosca nel bollettino diffuso oggi, spiegando che solo nelle ultime 24 ore si sono arresi 694 militari che erano asserragliati nelle acciaierie Azovstal di Mariupol. Inoltre, precisa il ministero russo, sul totale dei militari arresi 80 sono quelli feriti, 51 dei quali sono stati ricoverati in ospedale. Mosca rivendica inoltre di aver ucciso 270 combattenti ucraini e “54 unità di equipaggiamento militare sono state disabilitate” durante la notte. Le forze russe sostengono anche di aver abbattuto due aerei e 15 droni.

Combattenti del Battaglione Azov trasferiti in territorio russo

E c’è apprensione per i soldati ucraini che hanno lasciato l’acciaieria e sono stati trasferiti nel territorio controllato dalla Russia. Kiev aveva reso noto che i militari sarebbero stati in seguito scambiati con prigionieri russi. Ma per il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, si tratta di “criminali nazisti non devono essere oggetto di scambio e devono perseguirli“.

Il presidente russo Vladimir “Putin ha garantito che saranno trattati in linea con le leggi internazionali in materia”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, senza chiarire se saranno considerati come criminali di guerra o come prigionieri di guerra. Mosca interrogherà i combattenti che si trovavano nello stabilimento, riporta intanto l’agenzia Tass.  ADNKRONOS