La Russia ha nazionalizzato le fabbriche Renault

renault dieselgate

Tutte le attività in Russia della casa automobilistica Renault sono adesso proprietà dello Stato russo. Ad annunciarlo è il Ministero dell’Industria e del Commercio di Mosca. L’operazione va a completare il percorso di ritiro dalla Russia che Renault – come centinaia di altre aziende – aveva annunciato lo scorso marzo, in risposta all’invasione armata dell’Ucraina. L’amministratore delegato di Renault, Luca de Meo, parla di una decisione “difficile ma necessaria”, presa per tutelare “i nostri 45mila dipendenti in Russia”.

L’accordo di cessione firmato all’unanimità dal consiglio di amministrazione del Gruppo Renault prevede il trasferimento al 100% delle azioni al governo della città di Mosca. Si stima che l’uscita dalla Russia, secondo mercato mondiale del Gruppo dopo l’Europa, costerà a Renault circa il 10% del suo fatturato annuo. Dopo la notizia degli accordi, la società ha aperto in lieve flessione in Borsa, cedendo a Parigi lo 0,7%, in linea con il settore dell’auto che procede in calo.

Renault ha ceduto anche il 67,69% delle sue partecipazioni in Avtovaz, società automobilistica russa. Il nuovo proprietario è il Nami (Istituto centrale ricerca e sviluppo automobili e motori). L’operazione lascia però aperta la possibilità di tornare in Russia “in futuro, in un contesto diverso”, ha spiegato de Meo. L’accordo prevede infatti un’opzione di riacquisto da parte di Renault delle proprie partecipazioni in Avtovaz, da esercitare entro sei anni.

Solo negli ultimi dieci anni Renault aveva investito circa 2 miliardi di euro in Russia. Nel primo trimestre del 2022, la casa francese aveva registrato nel Paese ricavi complessivi per circa 900 milioni di euro: 527 milioni dalla sua partecipazione del 67,69% in Avtovaz e 367 milioni da Renault Russia.  https://tg24.sky.it/mondo