Bergoglio: “chi respinge le persone Lgbtq non è la Chiesa, ma una setta”

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Città del Vaticano, . (askanews) – Chi respinge le persone Lgbtq (acronimo per Lesbica, Gay, Bisessuale, Transgender e Queer) non è “la Chiesa” ma “alcune persone” che, più che appartenere alla Chiesa, formano una “setta”: parola di papa Francesco, che ha risposto con un messaggio autografo ad una “mini-intervista” che gli ha fatto il gesuita statunitense James Martin, da anni impegnato nella pastorale delle persone omosessuali.

Padre Martin ha inviato tre domande a papa Francesco a nome della sua associazione “Outreach”, una parola inglese che indica lo sforzo di portare un servizio o delle informazioni alle persone laddove essere vivono, e può dunque significare, nel mondo cattolico, una pastorale tesa a raggiungere i fedeli, nello specifico i fedeli omosessuali, non di rado respinti o discriminati nella Chiesa.

Padre Martin, che Francesco ha ricevuto negli anni scorsi, ha posto a Bergoglio “alcune delle domande più comuni che mi vengono poste dai cattolici lgbtq e dalle loro famiglie”. Spiega il gesuita sul sito internet outreach.faith: “Nella mia nota, scritta in spagnolo, gli ho fatto tre domande e ho detto che poteva essere breve quanto desiderava, soprattutto perché soffre del riacutizzarsi di un dolore al ginocchio, e rispondere in qualsiasi forma volesse. L’abbiamo fatta come una mini-intervista. Tre giorni dopo, ho ricevuto una nota scritta a mano con le sue risposte”.

“Riguardo alle tue domande”, ha scritto il papa, “mi viene in mente una risposta molto semplice”. Ecco le tre domande di James Martin e le tre risposte del papa. Prima domanda: quale direbbe che è la cosa più importante che le persone Lgbtq sappiano su Dio? Risposta di papa Francesco: “Dio è Padre e non rinnega nessuno dei suoi figli. E ‘lo stile’ di Dio è ‘vicinanza, misericordia e tenerezza’. Lungo questa strada troverai Dio”.

Seconda domanda: cosa vorrebbe che le persone Lgbtq sapessero della Chiesa? Papa Francesco: “Vorrei che leggessero il libro degli Atti degli Apostoli. Là troveranno l’immagine della Chiesa vivente”.

Terza domanda: cosa può dire a un cattolico Lgbtq che ha subito un rifiuto da parte della Chiesa? Papa Francesco: “Vorrei che lo vedano non come ‘il rifiuto della chiesa’, ma di ‘persone nella Chiesa’. La Chiesa è madre e convoca tutti i suoi figli. Prendiamo ad esempio alla parabola degli invitati alla festa: ‘i giusti, i peccatori, i ricchi e i poveri, ecc’. Una Chiesa ‘selettiva’, di ‘puro sangue’, non è la Santa Madre Chiesa, ma piuttosto una setta”.