di Domenico Alessandro Mascialino – Le mirabolanti previsioni di Bill Gates (e non solo). Nuove pandemie in arrivo? – In questo tempo di secolarizzazione e materialismo, esiste ancora spazio per il metafisico e l’arcano. A dimostrazione di ciò, ci sono personaggi come Bill Gates. Il nostro filantropo (perché a differenza dei miliardari russi, tutti rigorosamente “oligarchi”, quelli a stelle e strisce sono sempre definiti filantropi) ha inanellato negli ultimi anni numerose profezie su terribili virus e pandemie mortali, bellamente ignorate fino al dicembre 2019.
Gates è tornato alla carica pochi giorni fa, sostenendo che c’è il forte rischio di una nuova, terribile mutazione del Sars-Cov-2, e per questo occorre stanziare subito un miliardo di dollari all’Oms (di cui, lo ricordiamo, è il principale finanziatore privato).
Non è la prima volta che Gates si cala nel nobile ruolo di uccello del malaugurio, dopo la pandemia. Già in altre occasioni, aveva avvisato il mondo su un possibile “attentato bioterroristico” (9 febbraio 2021) e sul fatto che “dobbiamo essere meglio preparati per la prossima pandemia” (21 maggio 2021). Non un’eventualità, evidentemente.
Le previsioni di Bill Gates
Queste previsioni post-pandemiche vanno di pari passo con quelle – ormai famose – pre-Covid, ovvero:
- La celebre conferenza Ted del 2015, in cui Gates affermava che il mondo non era pronto per fronteggiare una pandemia;
- Event 201, la simulazione pandemica del 18 ottobre 2019 a New York, in cui Gates, il World Economic Forum di Davos e il Johns Hopkins Center for Health Security coordinavano le risposte di Stati e compagnie private da ogni parte del mondo ad una “eventuale” pandemia da Coronavirus. Un mese dopo, si verificavano i primi casi a Wuhan.
Se questo non bastasse, altri personaggi di primo piano della politica mondiale si sono espressi con certezza sull’arrivo di nuove pandemie.
Ad esempio Ursula Von der Leyen, che il 28 febbraio 2021 in un’intervista al Financial Times ha parlato dell’arrivo di un’“era di pandemie”. Oppure Joe Biden, che il 21 settembre 2021 alle Nazioni Unite ha detto di prepararsi, perché “sicuramente ce ne sarà un’altra”.
Verrebbe da chiedersi da dove arriva tutta questa sicurezza.
Poi si leggono notizie sui finanziamenti di Anthony Fauci e Peter Daszak all’Istituto di Virologia di Wuhan, per progetti nello specifico legati alla Gain of Function dei Coronavirus da pipistrello, e il dubbio sorge spontaneo: ma non è che gli stessi personaggi che hanno profetizzato l’avvento di varie pandemie, hanno avuto un ruolo nella diffusione di quella di Wuhan?
E tenendo conto delle accuse di Mosca nei confronti del figlio del presidente Biden, Hunter, riguardo suoi finanziamenti a biolaboratori che in Ucraina svilupperebbero armi batteriologiche (accuse confermate dalle mail trovate nel laptop di Biden Jr.), non è possibile che anche le previsioni su nuove pandemie in arrivo siano basate su strane manipolazioni di agenti patogeni da parte degli americani, in questo caso pericolosamente vicine ai confini russi?
Più che lecito, il dubbio è doveroso.
Ed è doveroso che si faccia piena luce sui traffici degli americani sia nei biolaboratori di Wuhan che in quelli in Ucraina, prima di ritrovarci, come dicono i nostri profeti, in una perpetua “era delle pandemie”.
Domenico Alessandro Mascialino, giornalista, blogger, scrittore, autore del libro: “I burattinai del Covid-19”.